martedì 6 aprile 2010

Mi Vergogno da Morire - Volume Primo

Sapete, vivo in una piccola città del nord Italia e qui lo yaoi è sconosciuto. Almeno così credevo. Invece qualche settimana fa ho scoperto che nella fumetteria della mia città si vendono yaoi! Non vi dico l'esaltazione! Ovviamente non è molto fornita del genere, perchè in Italia lo yaoi non va molto, soprattutto perchè questo è un paese di perbenisti, ipocriti e cristiani cattolici che farebbero dello yaoi opera di Satana. Comunque sia, ho comperato un paio di volumi cartacei di un manga bellissimo che avevo già letto in inglese e ci terrei a recensirlo! ^^

Titolo: Mi Vergogno da Morire (Awkward Silence)
Mangaka: Hinako Takanaga
Stato: 2 volumi (serie incompleta)
Voto: 8/10

Volume Primo



Trama.
Satoru Tono è un tipo molto taciturno ed esprimere emozioni non è il suo forte. A maggior ragione rimane basito quando Keigo Tamiya, il ragazzo per cui ha sempre avuto un debole, gli si dichiara e gli chiede di uscire. Da cui seguono una serie di peripezie, scaturite soprattutto dall'incapacità d'espressione di Tono e quindi dal fraintendimento. Per movimentare la storia, in scena entreranno altri personaggi come Yukari Machida, una bellissima ragazza appena trasferitasi nella scuola, e Yuji Sagara, un amico d'infanzia di Tono estremamente possessivo e competitivo!

Commento.
Come si nota dal voto, questo manga mi piace molto! In primo luogo i disegni sono davvero notevoli (anche se non ho ancora trovato una mangaka che sfiori il tratto di Hirotaka Kisaragi!) e le tavolo sono ben impostate, dinamiche e originali. Se volete sapere il difetto di Takanaga-san, da brava perfezionista che sono in fatto di manga, dirò che le labbra dei personaggi sono troppo grosse. Ma questo è un particolare pressochè irrilevante in relazione ai disegni in sé!
I personaggi sono abbastanza stereotipati, anche se ben costruiti. Abbiamo l'affascinante seme, popolarissimo fra le ragazze, gentile, premuroso, intraprendente e geloso, ovvero il nostro caro Tamiya-kun. D'altro canto abbiamo Tono, che per poco non ha tatuato in fronte “uke”! XD Ammetto che solitamente un personaggio che non sa esprimere le proprie sensazioni mi avrebbe incuriosito, poi mi avrebbe irrimediabilmente dato sui nervi, forse perchè io sono una persona molto lunatica e a volte tendo all'impulsività. Ma con Tono è stato diverso. Lui rimane sempre incapace a muovere i lineamenti del proprio viso e a parlare (infatti è stato oltremodo divertente quando, dopo un discorso di circa dieci minuti ad alta voce, è svenuto! XD Ahahaha...), ma le vignette con i suoi pensieri, accompagnate da simpatiche e patetiche faccine dei mini-Tono, compensano questa mancanza del personaggio. È proprio Tono che, dal suo punto di vita, rende la storia divertente e il lettore si trova a sorridere senza nemmeno accorgersene!
Infine abbiamo i due personaggi di secondo piano che servono essenzialmente per mandare avanti il manga – il che non mi dispiace affatto! In primo luogo abbiamo Machida, una “bellissima” ragazza con l'antipatia nelle vene che si è appena trasferita nella scuola ed è indecisa se far parte del Club di Baseball insieme a Tamiya o del Club delle Arti insieme a Tono. Qui, ovviamente, si crea il classico equivoco: Tamiya cerca di convincerla di entrare nel suo club per tenerla lontano da Tono e questi cerca di fare la stessa cosa, fino a sospettare che a Tamiya piace Machida e viceversa.
Poi interviene il grande Yu-chan, che mi piace seriamente come personaggio e lo stimo profondamente per il suo essere bastardo! Lui è un uke. Però è un uke tipo Yuki (di I Don't Dislike You) perchè è convinto di essere etero e forte di carattere! Ahahah... che tenero! XD (Mi ricorda molto il mio maestro di kick-boxing che credeva di essere il Grande Capo e invece era l'ultimo degli sfigati! XD) Ad ogni modo lui è l'ultimo personaggio in questo volume a creare un po' di movimento, ma – a differenza di Machida che rimarrà sempre in secondo piano – verrà approfondito nei volumi successivi. ^^
Ora passiamo al perchè questo manga è bello, ma non bellissimo. La storia è davvero banale. Ma non è questo il punto: quasi tutti gli yaoi sono basati su una storia banale che però viene compensata dalle scene di sesso. Qui le scene sono poche e non sono escplicite, ma semplicemente tenere. Sì, questo è un manga molto tenero. Devo ammettere che, contro le mie aspettative, non mi è venuto il diabete nel leggerlo e, anzi, mi è piaciuto molto, malgrado non sia nulla di troppo serio e non è esattamente il mio yaoi ideale! ^^

Il volume è uscito in Italia nel 2009 grazie a Magic Press, che porta avanti il progetto. Io vi consiglierei di comperare il volume cartaceo (costa 5.90 €), anche perchè, al di là della legalità o meno di scans di cui il copyright è già acquistato nel paese, è tutt'altra sensazione avere un manga in mano o averlo sul monitor! Ad ogni modo ECCO IL LINK con gli scans in inglese.

domenica 4 aprile 2010

Akuma no Eros - Volume Quarto

Titolo: Akuma no Eros
Mangaka: Mayu Shinjo
Stato: 4 volumi (completo)
Voto: 0/10

Volume Quarto


Quest'ultimo volume della mini-serie è diviso al proprio interno in tre storie, fra loro collegate - per quanto possano essere logicamente collegate tutte le singole tavole di Mayu Shinjo. Analizzerò perciò ciascuna storia a parte.

Satanic Eros
Trama.
Dopo una notte d'amore, Satana chiede a Miu di trasferirsi all'Inferno e vivere con lui per sempre. Ma ciò significherebbe morte per la ragazza. Una volta sulla terra, Seera trama contro Miu e, per vendetta, la rende vitima di un incidente. Miu muore. La sua anima viene subito rivendicata da Amamiya, che la porta in Paradiso. Ma Satana, dopo aver ucciso Seera, decide di recarsi in cielo per riprendere l'anima della sua amata. Mentre Akuma combatte contro gli arcangeli, Miu – che non dovrebbe serbar memoria della sua vita terrena – si ricorda di lui, del loro amore e prende le sue parti. Amamiya, sconfitto nell'animo, li lascia andare e i due ritornano all'Inferno.

Commento.
Santo cielo!, sembra quasi che io sia riuscita a scrivere una trama seria di 126 pagine di altre assurde boiate. Propongo, con tutto il mio affetto, di dare a Mayu Shinjo il premio Guinness World Record come “colei che ha scritto i manga più brutti nella storia dell'universo” e sono pronta a metter la mano sul fuoco che nessuno riuscirà a superarla. Eh eh! Ad ogni modo quest'ultimo volume ha un suo lato positivo: è l'ultimo. Per il resto, sembra che la nostra illustre mangaka si sia messa a tavolino una sera e abbia finito tutti e quattro i volumi la mattina successiva, lavorando senza sosta. Non è per renderle merito. Al contrario. In quattro volumi il tratto non è migliorato nemmeno di una virgola, per non parlare dell'impaginazione delle tavole e di elementi a lei sconosciuti come “anatomia” o “paesaggi”. Lo sfondo naturale più entusiasmente che la Shinjo riesce a proporre è un campo di fiori (ovvero il Paradiso).
Ora passiamo alla storia in sé. Ovviamente il tutto si apre con il sesso – parlando graficamente, uguale quasi in ogni passaggio alle solite scene di sesso, tipiche dell'artista prima citata. Qui, però, entra in campo un fattore nuovo: la dolcezza. Già. Satana, il Principe del Male, della Chimica, Mefistofele, colui che sfidò Dio e venne di conseguenza punita, colui che esprime i maggiori vizi e peccati umani, colui che tenta gli uomini e li conduce all'oblio, alla dannazione eterna... è dolce e puccioso con una ragazzina qualsiasi dall'acume sviluppato quanto una muffa. -_-' Non so, se fossi nei panni di Lucifero, m'incazzerei un po'... Satana, se ci sei batti un colpo! (Ma, evidentemente, non esiste e io continuerò ad essere atea.)
Subito dopo questa toccante scena di sesso, il Principe della Chimica propone a Miu di vivere per sempre con lui, all'Inferno. Per fare ciò, però, dovrà rinunciare a tutto il resto e morire. Dopodichè stordisce la ragazza e la riporta sulla terra. Una volta lì, la Shinjo si ricorda di un suo personaggio – Seera – che, evidentemente, reputa troppo carina per sopravvivere e fa sì che uccida Miu. Non vi preoccupate, nessuno si sporca le mani. Mayu Shinjo è una persona dalla fantasia estremamente fervida, perciò delle travi cadono addosso a Miu dal cielo. Devo commentare questo passaggio ricco di patos e di drammaticità? Personalmente ho cominciato ad esultare. SI!! E' MORTA!! Finalmente il quoziente intellettivo medio mondiale si è alzato! Ma... quale mangaka lascierebbe morire la propria protagonista? Quindi Amamiya la porta subito in Paradiso e qui, fonte l'esasperante fantasia della Shinjo, sopriamo che il Paradiso è in realtà un campo bianco con fiori bianchi e un bel venticello primaverile. Bah. Io, pur non essendo credente, ho sempre pensato che per i cristiani l'Aldilà fosse eterno (ovvero privo di tempo e spazio), che fosse qualcosa di più complesso di un campo di fiori. Ma, del resto, ad ognuno le sue idee... Chissà!, magari lei è la più furba e ha capito tutto prima di tutti. Oppure è tristemente patetica. Scegliete voi. Sta di fatto che, appena Satana scopre l'accaduto, vuole dirigersi all'Inferno, ma qui abbiamo un inutile e idiota intervento di Marupasu (il corvo/bambino/ragazzo amichetto di Satana) che vuole convincerlo a non andare in Paradiso, altrimenti potrebbe essere distrutto completamente, poi gli chiede di portarlo con sé perchè lui ha sempre voluto essere come Satana. O.o Sì, insomma, chi vuole essere un astronauta, chi un attore, chi un Diavolo! Ad ogni modo, Satana riesce a infiltrarsi in Paradiso, superando tutte le recinzioni e mettendo in allarme l'intero campo fiorito (per me gli è bastato scavalcare un muretto...). Qui si apre un'altra bellissima e avvincente battaglia all'ultimo sangue con bastoni inutili che sparano dubbi blast luminosi e che servono basicalmente a trafiggersi l'un l'altro. Ovviamente il sangue non esiste e fori di 5 centimetri di raggio guariscono da una vignetta all'altra. Nel frattempo Miu resta a guardare come un'ebete quello che sta succedendo, poi si ricorda d'un tratto che sta con Satana e, mentre quello sta per essere sconfitto, afferra il suo bastone alla Sailor Moon e lo punta contro Amamiya! Ooooooh, che cattiva ragazza!! Ovviamente l'arcangelo si arrende e li lascia scappare. Perchè? Ma perchè anche lui è follemente innamortato di Miu!! Siceramente non capisco questa tendenza dei ragazzi della Shinjo per ragazze lente di comprendonio o del tutto idiote.
Come vuole un buon finale, Miu e Satana tornano a casa (alias all'Inferno), fanno il solito sesso stereotipato e ogni tanto si divertono a tornare sulla terra lui in veste de Il Principe della Chima e lei... beh, lei resta una ragazzina idiota. E – pensate che fortuna! – hanno anche scritto un libro che racconta la loro vicenda amorosa! Che teeeeeneri idioti da massacro! ^^

Ora, pensate che sia finita qui? Che l'illuste mangaka Mayu Shinjo abbia finito di deliziarci cone le sue boiate? Pensate davvero che sia così insensibile da lasciare le sue accanite fan come me senza qualche extra inutile? Ah ah! Non ci sperate! La Shinjo doveva pur riempire le pagine standard per pubblicare un volume, no?

Satanic Honey
Trama.
Questo inutile capitolo è incentrato su Marupaso, il corvo da compagna di Satana tormentato da un doloroso passato. Incontra una ragazza che ama i corvi, Nanami, scopre che è stata lei a fargli una piccola tomba quando lui era morto da corvo e s'innamorta di lei. Fine.

Vi prego, posso non commentare questa roba? Perchè non mi viene in mente nulla di più gentile che: inutile!

Satanic Cohabitation
Trama.
L'inutile extra in questione riassume in breve la convivenza di Miu e Satana (fanno sesso; niente di nuovo o entusiasmante). Un bel giorno, però, dopo che Satana le ha ripetuto per l'ennesima volta che l'Inferno è un posto pericoloso e non deve allontanarsi dal castello, la nostra eroina si fa commuovere da un pucciosissimo animaletto ferito che vede fuori dalla finestra. Perciò esce per soccorrerlo, ma l'animaletto si trasforma in un demone cattivo, che la rapisce, la tiene rinchiusa in una gabbia per uccellini e quindi cerca di violentarla. Mi chiedo soltanto come mai tutto quello che un cattivo vuole dalla ragazza del buono sia sesso... Bah bah... Ad ogni modo, state pure tranquilli, Satana intervieme a mo' di deus ex machina, uccide il demone e riporta Miu al castello. Qui i due si sposano. E vissero per sempre felici e contenti.

Oh!, sarà meglio per loro che vivano per sempre felici e contenti senza rompere le balle e noi. Perchè giuro che, semmai dovessi venire a sapere che Mayu Shinjo ha intenzione di pubblicare qualcosa come “Miu incinta!” “Il bambino di Miu e Satana!” “I primi pasi del bambino di Miu e Satana” “Il tradimento di Satana” “Il divorzio di Miu e Satana” (e, volendo, potrebbe in quanto ora quei due sono immortali, mortacci loro!), io... spero solo che non accada nulla alle sue manime d'oro con cui disegna queste schifezze! ^^ (Noooo, non era una minaccia sottintesa! Eh eh!)
Io capisco che il mio parere possa essere un po' eccessivo, spinto e quantomeno non oggettivo. Sed de gustibus non desputandum est. D'altra parte, è un dato puramente oggettivo che pubblicare questa roba vuol solo dire sprecare piante! ^^


Per chi, a questo punto, volesse leggere il manga, ECCO IL LINK con scans on-line in inglese di Akuma no Eros.

Akuma no Eros - Volume Terzo


Titolo: Akuma no Eros
Mangaka: Mayu Shinjo
Stato: 4 volumi (completo)
Voto: 0/10

Volume Terzo


Trama.
Miu e Satana arrivano all'Inferno. Si scopre che a convocare il Principe della Chim- ehm, del Male è stata Seera, l'amica di sesso di Satana. Questa notizia sconvolge Miu, tanto che scappa dal castello. Ma viene ricondotta in esso da alcuni demoni, cosicchè Satana possa finalmente prendersi la sua verginità. Tornati sulla terra, scoprono che anche Seere li ha seguiti, in veste di studentessa americana che in principio si dichiara fidanzata del professore di Chimica (alias Satata), ma viene subito smentita. Dopo qualche incomprensione, vedendo Miu un po' triste, Amamiya ne approffitta e la bacia. Satana vede la scena. Per vendetta indice un Sabba, a cui fa partecipare anche Miu e la sceglie come sua “consorte” per la cerimonia. Tuttavia Miu continua a ripetergli che lo ama davvero; lui si lascia persuadere e dissolve il Sabba, tornando con la ragazza nei suoi appartamenti.

Commento.
Incredibile a dirsi, ma ho riassunto una valanga di assurde boiate in un paragrafo prevalentemente oggettivo. La mia bravura mi fa sempre più paura di giorno in giorno. Ora però passiamo al commento. Ghghgh...

Ovviamente la prima cosa che chiede Miu a Satana, mentre questo la sta trascinando all'Inferno, è se sia un posto spaventoso. Non so, io me lo sono sempre immaginata come una radura piena di fiorellini rosa... Voi no? Una volta arrivati, poi, appare un poderoso destriero e Satana fa la sua bella figura da Principe Azzurro visto da una mente un po' traviata e porta Miu a conoscere i suoi amici gnocchi del castello (ah, si, Satana vive in un castello...), nonché Seera, ovvero la sua amichetta di sesso. Quindi avevo ragione io quando ho detto che Satana con i suoi annetti non li ha passati a ricamare asciugamani per i bambini poveri! Ma Miu ne rimane scandalizzata, nonché scolvolta. Quindi scappa. Ma perchè – mi chiedo io – non l'hanno lasciata scappare e finire in pasto a qualche povero diavolo affamato?? No, ne? Era troppo difficile? Infatti Satana, mentre sta facendo un bagno di sangue (molto originale da parte della nostra beniamina Mayu Shinjo) ordina di riacciuffare Miu e di farle fare un bagnetto. Poi se la scopa.
*scoscio di applausi*
Si, finalmente il Principe della Chimica riesce a fare del buon sesso con tendenze sadomaso con la sua amata ragazzina ritardata! Stavo quasi per mettermi a piangere – la tentazione è forte ad ogni tavola che capita sotto i miei occhi, lo ammetto, ma questa volta è stato un'impulso più forte, proveniente proprio dal fondo delle viscere. I disegni, ovviamente sono orribili, nonché l'atto sessuale è esasperato in tutti i suoi aspetti, ma la censura rimane rigorosa (mi chiedo se sia per una questione di edizione, o perchè la Shinjo non ha ben presente l'anatomia del corpo umano. Io opto per la seconda. Almeno così si spiegherebbe la sua malsana ossessione per il sesso).
Ormai non vergine, Miu diventa improvvisamente bellissima. Tralasciamo...
Una volta tornati sulla terra, appare il secondo ostacolo all'eterno amore dei due (Ahahahaha!!), ovvero Seera, che non l'aveva proprio presa bene. E, in fondo, la capisco. Sentirsi inferiori rispetto a qualcosa come Miu, darebbe parecchio fastidio pure a me. Con la sua massima originalità la Shinjo la fa presentare alla classe come studentessa americana trasferitasi in Giappone che, per passatempo, palpeggia il seno inesistente di Miu (alla ricerca del perchè Satana la preferisca a lei). Dopo essersi lagnata per questo con il Principe della Chimica, Miu viene quasi-stuprata da quest'ultimo che alla fine, visti i lamenti e le proteste, la lascia andare. Ma Miu non è contenta! (“No, non violentarmi!” Si, violentami!! <___<) style="font-style: italic;">il Sabba. Una volta si credeva che i Sabba fossero cerimonie misteriose in cui le streghe si riunivano per fare riti magici e fornicare con il Principe del Male (quello serio, però). Per la Shinjo, invece, il Sabba è molto simile a una coca-party, in cui le steghe (donne bellissime) si divertono con demoni (mostri osceni). E, ciliegina sulla torta, Satana deve scegliere una ragazza e farsela davanti a tutti. Ovviamente sceglie Miu. Ma non ci fa niente, troppo impetosito dai suoi lamenti a dalle sue confessioni d'amore strappa lacrime. Quindi dissolve il Sabba e la porta nel suo castello, dove le promette di fare l'amore.
Insomma, anche questo volume è stato simile a una tortura medievale, con la sola differenza che io lo faccio volontariamente e non sono aturolesionista (o forse un po' sì...). Il commento generale è sempre quello: banale oltre ogni immaginazione, disegni pessimi, personaggi stereotipati e piatti, trama molto vaga, molte scene inutili, il tutto con un solo ed unico fine – il sesso.

Akuma no Eros - Volume Secondo


Titolo: Akuma no Eros
Mangaka: Mayu Shinjo
Stato: 4 volumi (completo)
Voto: 0/10

Volume Secondo

Trama.
Dopo il bacio del primo volume, la nostra cara protagonista è molto scossa, tanto che arriva ad affermare “My mind is blank” (Nuuuuoooooo!! Ma davveeeeero? Non l'avevamo notato). Nel frattempo, Satana appare di fronte alle tre ragazze che avevano aggredito Miu (per il validissimo motivo che anche a loro piace Amamiya-kun) e le minaccia di morte, se non lasciano stare la sua diletta. Graffia persino una guancia a una di loro! Com'è brutale e cruento! Poi Satana tenta di avvicinare Amamiya a Miu prima spogliando quest'ultima in chiesa davanti a lui (per far vedere i lividi sul suo corpo, eh! Cosa credevate? xD), poi attirando a sé la “rivale in amore” di Miu – Miku. Come? Ma stuprandosela in pubblico, ovviamente. Soprattutto davanti a Miu. Che si dispera. “Come ha osato baciare un'altra donna con le labbra con cui ha baciato me?” Oh, bella, scendi dal pero che Satana ha teoricamente qualche annetto in più di te (giusto una decina di miliardi) e stai certa che si è dato da fare – mica come Edward Cullen che a 107 anni era ancora vergine. xD Il disappunto che Miu mostra per questo comportamento è messo a tacere con un bacio, che la confonde ancora di più. Finalmente, Amamiya si dichiara a Miu. Ma ovviamente le cose non possono finire in questo modo – Miu che raggiunge il proprio obbiettivo a metà del secondo volume non è affatto carino. Quindi decide che in realtà non aveva mai amato veramente Amamiya. Ora è innamorata di Satana. Questi cerca di prendere la sua “ricompensa” - ovviamente in chiesa. Ma arriva Amamiya e trova i due insieme, con Miu mezza nuda. “Un fratello con un sorella...? In un posto sacro...?” Satana lo stende. MA!!... Ma Amamiya lo trapassa con la spada. (Ta-daaaaa!! Coooolpo di scena!) Amamiya si scopre essere l'arcangelo Michele. Si affrontano in un feroce duello con bastoni alla Sailor Moon sparando patetici blast luminosi in giro. Miu cerca di fermarli, ma sia Satana che Amamiya la respingono in malo modo. Alla fine Satana incassa un colpo al posto suo e sta per scomparire, quando Miu gli giura amore eterno. Basta questo perchè Satana resusciti (che palle...). Appena Amamiya se ne va, sconfitto, Satana vuole sesso. xD Nel bel mezzo del pseudo-rapporto, lei si addormenta. Al risveglio Miu non si ricorda quasi niente e scopre che Satana non è più suo fratello maggiore. Qui, ovviamente, si fa prendere da pensieri molto coerenti come “Non ho mai amato veramente Satana” etc, e decide di fare un incantesimo per vederlo un'ultima volta. Come a tutte le brave streghe le servono animaletti sott'aceto, che va a rubare nel laboratorio di chimica... se non fosse che il professore la sgama! Ma (Ta-daaaaaa!! Un altro colpo di scena! Ragazzi, peggio di Beautiful!) indovinate chi ha deciso di cambiare professione e passare da Principe del Male a Professore di Chimica? Si, proprio lui: Satana. Il Principe della Chimica, poi, maltratta con molta professionalità Amamiya perchè è geloso di Miu. Il nostro bravo cristiano va a piagnucolare da un demone per ora anonimo perchè il professore butto e cattivo lo tratta male e gli ha pure portato via la ragazza. Infine, mentre Satana, per l'ennesima volta, tenta di fare del sano sesso con Miu, Marupasu (il corvo da compagnia) gli annuncia che è stato richiamato all'Inferno. Satana deve partire e si porta a dietro anche Miu. Fine.

E' possibile ricavare gran parte del commento dalla trama. Ammetto che mi sono lasciata un po' andare, ma non potete pretendere da me oggettività mentre parlo di qualcosa di nauseante come questo manga.
Vorrei sottolineare solo un paio di cose.
Prima di tutto il geniale colpo di scena in cui Amamiya si scopre l'arcangelo Michele è quasi più triste del combattimento con bastoni fra quest'ultimo e Satana. Ragazzi!, se le forze del bene affrontano quelle del male per una ragazzina ritardata, muniti di bastoni (che sono una scadente imitazione degli scettri di Sailor Moon), siamo proprio messi male. Consiglierei a tutti di convertirvi al gianismo – se proprio volete convertirvi a qualcosa.
La seconda e l'ultima cosa da segnalare è che, nella perversa mente di Mayu Shinjo, Satana non è il Principe del Male (né della Chimica. Non è il principe di niente) in quanto all'Inferno è instaurata una monarchia parlamentare, ovvero un gruppo di demoni più fighi possono dare ordini a Satana come più loro aggrada, soprattutto se fa il monello sulla terra.
Infine, abbiate pietà della sottoscritta se nel mio scritto c'è qualcosa di incoerente, ma 188 pagine di boiate assurde disegnate dalla zampa di una gallina ubriaca sono troppo per la mia mente sopraffina, abituata all'arte dello yaoi. Ma io persevero nel mio commento alla grande Shinjo – perchè è troppo facile dire “la Shinjo fa schifo”. Io vi porto anche le mie motivazioni. U.u

Akuma no Eros - Volume Primo

In questo periodo ho proprio voglia di prendermela con la Shinjo. Infatti di seguito commenterò un altro dei suoi massimi capolavori: Akuma no Eros, letteralmente “L'amore di Akuma”, ovvero di Satana. Non so perchè il titolo in inglese sia “Virgin Crisis” e non mi interessa nemmeno di entrare nella mente di quel pazzo furioso che ha promosso la pubblicazione di questo manga.

Titolo: Akuma no Eros
Mangaka: Mayu Shinjo
Stato: 4 volumi (completo)
Voto: 1/10


Sì, avete proprio capito bene: è una mini serie di ben quattro volumi di assurde cazzate. (Ma è solo questione di gusti, in fondo. Io esprimo il mio parere, non pretendo altro.)

Volume Primo

Partiamo dalla trama.
Sakurai Miu è una ragazzina minuta e piatta, che decide di convocare un demone (seguendo le indicazioni di un libro misterioso) chiedendogli di far sì che lei e Amamiya Shion – il figo della scuola – si mettano assieme. Ma al posto di un demone qualsiasi appare Akuma (tradotto letteralmente come “demonio”, ma in questo caso riferito al Diavolo della tradizione cristiana) che all'inizio vorrebbe prendere la sua anima, poi si accorge che la ragazza è vergine; infine stipula il contratto: Miu piacerà ad Amamiya, in cambio Satana avrà la verginità di Miu. Peccato che l'incantesimo di Satana non funziona, forse perchè Amamiya è un cristiano... Nel frattempo Akuma diventa Sakurai Kai, fratello maggiore di Miu. Fa finire in faccia a Miu una palla da calcio. La porta in infermeria. Ci manda Amamiya a starle accanto. Anche il corvo di Satana, Marupasu, diventa il fratello di Miu: il piccolo Tsubasa. Miu e Tsubasa fanno il bagno assieme. Entra Satana e becca la ragazza nuda. La abbraccia per non “vedere”. Miu comincia a dubitare dei propri sentimenti per Amamiya. Delle ragazze aggrediscono Miu (per il validissimo motivo che anche a loro piace Amamiya-kun). Grazie a Kai, Miu ammazza di botte le tre ragazze. Amamiya si arrabbia con lei. Lei è costretta a chiedere scusa, pur essendo innocente. Miu accetta di dar via la propria verginità. Satana bacia Miu. Fine prima parte.

OH-MY-GOD!! Non so se sia stato più tormentoso leggere il manga o scriverne il riassunto. Sta di fatto che tante boiate concentrate in 176 pagine sono difficili da digerire.
Ora però mi divertirò. Ghghgh...
Se davvero Satana esistesse, avrebbe già posto fine alla vita di Mayu Shinjo da un pezzo, giusto quando aveva completato le tavole di questo manga da mandare agli editori. Capisco che, secondo l'immaginario comune, il Diavolo è un essere oltremodo malvagio e sarebbe di suo gradimento torturare noi esseri mortali con un'altra opera dell'illustre Shinjo, ma non credo che gli starebbe bene un'immagine di sé come “un ragazzo troppo cresciuto con occhi rossi, capelli lunghi, unghia nere molto fashion più lunghe delle mie, orecchie a punta e corna come rami” che si esalta per essere stato chiamato da una verginella e si fa seghe mentali del tipo “la tua verginità appartiene a me! Uhauhauha...”. [Permettetemi la volgarità, ma sa tanto di un morto di figa!!] Inoltre il "vero" Satana non si trasformerebbe mai nel fratellone di una ragazzina ritardata, né adotterebbe, per pietà, come animaletto domestico, un corvo puccioso puccioso che diventa un bambino ancor più puccioso. Da ciò deduciamo due possibilità: o Satana non ha un briciolo di amor proprio o Satana non esiste e io faccio bene ad essere atea. (Opto per la seconda.)
Passando in rassegna i personaggi troviamo il più bello della scuola al quale tutte vanno a dietro (Amamiya Shion) e una cretina qualunque senza alcuna dote fisica o morale (Sakurai Miu).
Direi che come cornice è abbastanza solida per poterci metter dentro tutte le idiozie-peripezie che possono venire in mente alla mangaka. Essenzialmente sono piccole scenette spezzettate, la maggior parte delle quali non ha un senso pertinente alla trama, ma serve soltanto ad occupare le pagine e a sfogare una qualche frustrazione dell'autrice stessa. Così Miu, ancora una volta, non è una protagonista attiva, non è un personaggio a tutto tondo, che tende al miglioramento attraverso l'impegno, sviluppando le proprie capacità con costanza e fatica, ma la troviamo come una ragazzina qualunque, dall'aspetto piuttosto scarno (in tutti i sensi), così come dal carattere volubile, suscettibile, facilmente manipolabile e una mente vuota. Sì, credo proprio che all'interno della sua testa, sotto quell'enorme massa di capelli, vi siano dei criceti sordomuti che si credono Napoleone Bonaparte. Infatti quando Satana si presenta nella sua scuola sotto sembianze di Sakurai Kai, ovvero di suo ipotetico fratello maggiore, la sua reazione è quella di smarrimento, stupore, negazione, riconoscimento e infine il gran quesito: “Perchè Satana è mio fratello maggiore? Satana... è mio fratello?”. Sì, avete capito bene: Miu si sta seriamente chiedendo se Satana sia o meno suo fratello.
Tralascio le altre idiozie come Amamiya che fa il sacerdote part-time o che Akuma, per sapere se il ragazzo in questione sia o meno cristiano, deve sbatterlo al muro, spogliarlo, strappargli la camicia... solo per vedere la croce. (Sì, ammetto che per un attimo ho sperato che Akuma stuprasse Amamiya!! xD)
Alla fine della ballata, abbiamo il bacio. Miu accetta di dare la sua verginità a Satana e lui la bacia, dopo averle giurato nel nome di... ehm, di se stesso – dato che giura su Satana (io non mi fiderei! xD) – di proteggere in eterno Miu, di non farla soffrire mai, bla bla bla...
Devo tuttavia rendere omaggio a Mayu Shinjo: l'unico suo manga (fra quelli che finora ho letto) che non contiene una scena di sesso. Per adesso. Ma ancora una volta, tutto gira intorno alla relazione sessuale (più precisamente, al desiderio carnale di Satana di avere la verginità di Miu).

giovedì 18 febbraio 2010

I Dont' Dislike You

Titolo: I Don't Dislike You (Kirai ja Naikedo)
Mangaka: Sakuraga Mei
Stato: Un volume - completo
Voto: 9/10

Eheh! Da oggi la sottoscritta illustre darà anche un voto ad ogni recensione di manga che posta. ù.ù







DOWNLOAD

[Scans ENG]


La trama in questo caso non è un gran che. Yukimura Shuji del secondo anno è il temibile VP (penso stia per Vice Preside) del corpo studentesco – una specie di associazione per secchioni, piena di gente che ti guarda dall'alto in basso se fumi o ti vesti in modo strano (tipo il mio professore di storia dell'arte xD). Al contrario il suo vicino di casa e vecchio amico d'infanzia, Shinonome Ryuichi del primo anno, è quel che si definirebbe un “delinquente”: non mette l'uniforme scolastica, spesso marina la scuola, fumacchia.

Yuki-chan, però, nasconde un segreto: anche lui è stato un “delinquente”. A sua volta Shinome, vedendo in Yukimura un idolo e un esempio da seguire, divenne “delinquente” e ora ricatta il suo sempai con delle foto che aveva fatto in passato (essendo che i balconi dei due ragazzi sono affacciati l'uno all'altro. Mi chiedo perchè a me non succeda mai - di ritrovarmi a pochi centimetri dal mio balcone quello di un bishonen!). Shinome promette di non dare quel materiale compromettente a nessuno, a patto che Yuki-chan gli conceda 5 minuti al giorno per fare quello che lui vuole. (*mumble mumble* cosa vorrà mai un bishonen da un bishonen un uno yaoi? xD) Non vi racconto tutta la trama, altrimenti non c'è gusto a leggere il manga!

Il sesto (e ultimo) capitolo del volume, però, non c'entra con la storia. È una one-shot che la mangaka ha inserito per passatempo. Penso. Giacchè come storiella è banale persino per uno yaoi e il senso della trama è totalmente assente. In poche parole, vi sono tre fratelli, il più piccolo dei quali va a studiare in biblioteca con un suo amico. I fratelli più grandi vanno a spiarlo (della serie “non ho niente di meglio da fare nella mia vita”) insieme al fratello maggiore dell'altro ragazzo e li vedono mentre si baciano. Il fratello minore torna a casa. Fine. Sì, non v'è molto senso in questo capitolo, ma prendiamo le cose come vengono perchè i cinque capitoli precedenti sono manna dal cielo. *-*

Ora un mio commento.

Come avrete già capito dal voto che ho dato a questo manga, mi piace molto. Vi dirò di più: è uno dei miei yaoi preferiti – e io me ne intendo! I disegni sono bellissimi, il tratto è perfetto, le tavole sono ben strutturate, anche se per uno yaoi non c'è verso di raggiungere l'accuratezza di un seinen, e c'è quell'immancabile filo di comicità, giusto per vivacizzare un po' la situazione. Non che questa abbia bisogno di essere vivacizzata, con le bellissime scene che ci sono! xD E' uno yaoi decisamente esplicito (non c'è un minimo di censura), quindi se siete predisposti al traumatizzarvi, non leggetelo. I personaggi sono ottimi e il tema del “voluto ricatto” mi piace molto (capirete poi perchè voluto). Anche l'abbinazione seme-uke è fantastica, perchè va un po' al di là dello stereotipo, in quanto Yuki-chan rimane il freddo bastardo di sempre. Ed è così kawaii!! :) Mi dispiace soltanto che il quinto capitolo sia costituito da un paio di paginette. Beh, non si può voler tutto dalla vita!

lunedì 1 febbraio 2010

Strip Love

Titolo: Strip Love
Mangaka: Mayu Shinji
Stato: 3 capitoli (spero sia finito)

Yagami Ryuunosuke e Hamano Yuuko.
Nonostante la minuta Yuuko passi 24 ore al giorno sui libri, è un'ignorante completa. Per questo sua madre decide di assumere come tutor Yagami, un vecchio amico d'infanzia della ragazza. Al primo corso di ripetizione di matematica, approfittando della stupidità totale di Yuuko, Yagami propone una sorta di gioco: ad ogni risposta sbagliata lei deve togliersi un vestito, ad ogni risposta giusta lui se ne toglierà uno.
Dopo molte "peripezie", Yuuko riesce ad entrare nella prestigiosa scuola che frequenta Yagami – ma solo perchè lui ha fatto pressione sul preside e poi ha accettato di prostituire la propria immagine per la scuola. E vissero per sempre felici e contenti.
Almeno fino al capitolo terzo, ovvero l'ultimo che abbia letto e spero l'ultimo in assoluto. Pure io, che ho una fervida fantasia, non avrei mai potuto inventare cose talmente assurde e idiote quindi mi piace pensare che la mente della geniale Shinjo abbia fatto finire le “avventure” di Yagami e Yuuko al capitolo 3.
Ora passiamo al commento: Osceno.
Innanzitutto i disegni non sono di mio gradimento e le tavole sono davvero banali – a chi abbia una certa esperienza nei lavori della mangaka apparirà palese che alcune scene sono preimpostate, così come alcuni manichini e, soprattutto, le immagini di sesso.
Passando alla storia, dire che è un'offesa alla decenza è un eufemismo. Non mi riferisco alle scene di sesso (ragazzi, io amo lo yaoi! Più scene spinte di così!), ma all'inadeguatezza dei contenuti. Cito alcuni esempi. Anche se può capitare, è assai difficile che una ragazza adolescente passi tutti i santi giorni della sua vita a studiare e che la sua cultura non si smuova nemmeno di un millimetro (anzi, sembra tendere verso il baratro). Inoltre ricaviamo dalle utilissime lezioni di Yagami che dire “sesso” è da pervertiti. Si dice “fare l'amore”. Nel frattempo lui è un maniaco sessuale patentato, però fa l'amore! <____< A dimostrazione della sua castità e magnanimità, il ragazzo permette a Yuuko di tenere addosso un vestito (ma solo per quella volta, ne!) e in cambio chiede di palpeggiarle il seno. Ovviamente lei accetta.
Altre osservazioni strane... Vediamo.
Ad esempio, è assolutamente normale che un ragazzo si metta a decantare in classe, durante la lezione, quanto gli piaccia sco-... ehm! "fare l'amore" con la sua ragazza. E, ovviamente, il professore ne rimane positivamente colpito. (Mi chiedo perchè a me certe cose non succedano mai...)
Per sottolineare l'intelligenza del genio Yagama, cito un episodio del secondo capitolo. (Prologo: Yuuko ha deciso di fare una passeggiata senza occhiali, anche se non ci vede un tubo. Molto furba.) Yagami, essendo venuto a conoscenza di un ex-ragazzo di Yuuko che l'aveva lasciata perchè non gliela dava, cerca la ragazza. La accompagna in classe (lei non ci vede niente). Quindi la stupra in mezzo all'aula piena di studenti. Tutto questo solo per far sentire all'ex di Yuuko (oltre che agli altri 30 ragazzi presenti) la ragazza che dice “Voglio fare sesso solo con Yagami-kun!” Beh, a me pare un comportamento logico. Razionale. No?
Per completare l'opera, nel secondo capitolo, Yagami si traveste da militare (molto fetish/sadomaso) e picchia Yuuko con un bastone per costringerla a studiare. Tentativo che andrà a vuoto.
Fra le altre massime di questo manga abbiamo che, dopo aver imparato a memoria delle cose, è nesessario far sesso per consolidare le conoscenze. Bello.
Infine, come apice dell'arte della Shinjo, un ragazzo genio decide di presentarsi all'esame di ammissione della sua scuola travestito da Yuuko. Il ragazzo in questione è alto circa 1.90m ed ha un busto letteralmente triangolare. Decide di farsi passare per una ragazzina che a stento arriva a 1.50m ed è mezza anoressica. Ora, figuratevi la scena di lui con un'uniforme femminile e una gonnellina... Ma lui, essendo genio indiscusso, è sicuro che tale farsa possa davvero funzionare.
A parte queste punzecchiature ironiche e derisorie, vorrei commentare seriamente l'intreccio fra i due personaggi.
Il loro rapporto è basato sul sesso. Con questo non voglio dire che il sesso come componente di un manga mi dispiaccia, ma è davvero degradante osservare come tutta la trama e la loro relazione sia basata sul rapporto sessuale quasi fine a se stesso. Almeno un hentai esplicita perfettamente il fine della “narrazione” e il pubblico a cui si rivolge. Se una persona decide di leggere un hentai, cerca situazioni sessuali che stuzzichino la sua fantasia. Se io, invece, prendo in mano uno shojo manga, esigo come minimo che questo abbia un filo conduttore della storia – fattore prettamente secondario in Strip Love.
Inoltre mi preme di sottolineare un aspetto ricorrente in tutti i lavori di Mayu Shinjo: la condizione della ragazza (ovvero della donna come sesso) in una relazione e rispetto a un uomo. Essa è completamente sottomessa al ragazzo, fa tutto ciò che lui vuole, spesso e volentieri non ha un carattere ben delineato, anzi, completa la sua assenza di personalità con un individuo prepotente – come lo sono tutti (o quasi) i personaggi maschili della mangaka in questione. Alla ragazza della Shinjo non dispiace essere maltrattata, ridotta a un mezzo per l'uomo di trarre piacere e, anche quando il buon senso direbbe di ribellarsi, anche quando ne ha la possibilità, non lo fa. Ci gode ad essere inferiore. Credo che questo stato, riscontrabile in quasi tutte le sue "opere", sia un'offesa al genere femminile. Con tutta l'evoluzione che è stata fatta, anche solo nell'ambito dei manga, per ottenere un personaggio femminile forte e quantomeno autonomo (si pensi a Lady Oscar, Sailor Moon, Caska in Berserk, Nami in One Piece, Margot in Lupin e molte altre) mi rifiuto di accettare un tale degrado della natura femminile dalla penna di una donna! Non sono una femminista, ma certe cose mi fanno cascare le braccia. Così Yuuko, in Strip Love, è assoggettata, immorale, senza carattere, insignificante e – la più disgustosa delle sue caratteristiche – le piace esserlo.

Se ora volete leggere il manga di cui ho parlato, QUI troverete scans on-line in inglese.

Mayu Shinjo

Vi parlerò di Mayu Shinjo.
Non ci interessa veramente sapere se è una bella persona, di che colore sono i suoi capelli, quant'è alta o come si chiama il suo animaletto domestico. La cosa più importante è che è una
mangaka di shōjo manga
. Ma a questo punto vorrei davvero sapere com'è fatta e dove abita, giusto per andare a mozzarle le mani.

Premetto che non ho assolutamente niente contro gli shōjo manga. Non è il mio genere, ne ho letti pochi, ma se prendiamo Vampire Knight, almeno lì i disegni sono belli – anche se, tanto per cambiare, la trama è sempre banalissima: c'è una ragazza contesa fra i due ragazzi più gnocchi nel raggio di un centinaio di chilometri, lei sembra amarli tutti e due, poi si scopre che è una principessa dei miei stivali (
anche se in realtà Yuki è una vampira di sangue puro o qualcosa del genere. Ops!, vi ho rovinato il finale? Ahah, non ditemi che siete sopresi! Almeno non vi ho detto che alla fine sceglie Kanam-... Ops! Gomen nasai... ) e vissero per sempre felici e contenenti. Tutti tranne uno dei due gnocchi (in questo caso Zero), di solito quello tormentato con un passato oscuro, che gentilmente la mangaka lascia alle fan girl. Fine. (Ah, c'è anche il fattore “ragazza strafiga che ci prova con uno dei gnocchi, ma lui se ne sbatte”.
xD) Come ho accennato, la storia è davvero banale, anche se, tutto sommoto, i disegni sono belli e non danneggia la salute. Inoltre l'anime è fatto proprio bene.
Ma la Shinjo! La Shinjo!!
Come avrò sicuramente già detto, sono una persona dalla mentalità molto aperta. Soprattutto quando si tratta di “relazioni interpersonali”. Ma a questo punto mi cascano le braccia. Ora vi spiego il perchè.
Un'oretta fa mi sono detta:
Ehi, ma da quando non leggiamo qualcosa che non sia yaoi? E quindi sono andata e cercarmi qualcosa di oltremodo deprimente e degradante come uno shōjo. Passando quindi in rassegna i titoli, mi è capitato sotto tiro Ai Ore! della suddetta illustre. Essendo un titolo per me nuovo, sono andata a vedere la copertina.

Cavoli, mi sono detta, non è che la Shinjo s'è messa a disegnare yaoi senza dirmi niente? In effetti molte mangaka ora shōjo hanno cominciato con lo yaoi o al contrario: mangaka shōjo si sono convertite allo yaoi (è cosa buona e giusta ù___ù). Vedete anche voi dalla copertina che quelli sono due maschi! E sono in una posizione abbastanza stuzzicante. Ma... NO! Errore: quell'essere biondo con i capelli mediamente corti con la camicia bianca semiaperta si chiama Mizuki ed è una femmina. Mentre quello sopra un maschio. Frequantano rispettivamente un colleggio femminile e un colleggio maschile, anche se la prima è conosciuta come “il principe del colleggio”, mentre ad Akira (il simpatico giovincello moro) viene rifilata un'uniforme alla Sailor Moon (offendendo in tal modo SM) dai suoi compagni di colleggio, che lo chiamano “principessa” e ci sbavano a dietro nella speranza che un giorno decida di cambiare sesso. O che diventi il loro uke, chissà!
Ad ogni modo ho cominciato a leggere il primo capito. Non l'ho finito. È più forte di me: mi riesce difficile leggere delle boiate, soprattutto se i disegni non sono un granchè, così come le tavole (anche se devo ammettere che rispetto a Sex=Love², Virgin Crisis, Kaikan Phrases o Love Celeb la sua grafica è molto migliorata e l'assurdità della storia in modo direttamente proporzionale al disegno).
Prendo quindi questo come spunto per insultare alcune delle sue cose che ho letto. Ma questo nei post successivi! ^^

venerdì 29 gennaio 2010

Gochisoumasa

Titolo: Gochisousama
Mangaka: CJ Michalski
Stato: Oneshot




Trama. Durante il pranzo al parco, Hiroto incontra Mamoru, un'adorabile bambino che gli mangia tutto il cibo. Sopraggiunto, il padre di Mamoru (Ichijou Suguru) chiede a Hitoro di lavorare come loro domestico...

DOWNLOAD


Ed ecco il primo yaoi che posto sul mio piccolo blog, ma è stato anche il primo in assoluto che io abbia letto! E' una carinissima oneshot che si legge in dieci minuti e non contiene nulla di troppo esplicito. La trama è banale. I personaggi anche. Tanto per fare un esempio, Suguru è definito "figo in qualsiasi cosa faccia": ha un nome figo, ha un appartamento figo, ha un lavoro figo (fa il pilota), ha un aspetto figo con i vestiti normali, è un figo pezzesco con l'uniforme da pilota ed è un figo anche senza vestiti! xD Lo stereotipo del seme gentile, premuroso e soprattutto figo, insomma. Hitoro non è messo meglio: guardando la prima immagini dici "Okay, questo è l'uke" sia perchè ha un'aspetto molto delicato, modi femminei, perchè si fa derubare del pranzo da un simpatico rompiballe di un bimbo, ma soprattutto perchè gli piace fare le faccende domesti! Dèi Immortali, voglio anch'io un Hitoro a casa per non pulire! >.<
Leggendo questo commento vi avrò inevitabilmente scoraggiati, ma ne vale davvero la pena: è tutto molto banale, ma piacevole! :) Anche se le tavole non sono assolutamente accurate e originali, i disegno sono belli!
Ah, vi dico da subito che Mamoru rimarrà traumatizzato a vita per aver visto suo padre e Hitoro mangiare salsicce! (Leggete la oneshot e capirete il perchè! xD)

giovedì 28 gennaio 2010

Che cos'è lo Yaoi?

Dovete sapere una cosa, prima di addetrarvi nella lettura del mio blog: io amo lo yaoi. Che cos'è lo yaoi? Ora ve lo spiego per bene...
ATTENZIONE!
Il contenuto che seguirà in questo post è vivamente consigliato agli amanti del genere (che vogliono saperne qualcosina in più ^^ ) e, in generale, ad un pubblico maturo dalla mentalità aperta! Non mi assumo nessuna stramaledettissima responsabilità se quel che ho scritto urta i vostri sentimenti, vi traumatizza, vi fa schifo e simili. Anzi, non me ne può fregar di meno! Ah ah! ù_ù

Il termine giapponese やおい (“yaoi”) indica un particolare tipo di manga incentrati su relazioni omosessuali. Questo genere debuttò negli anni Settanta come parodia di famosi shōnen manga e anime come Capitan Tsubasa e Saint Seiya. All'inizio lo yaoi era quindi una corrente di dōjinshi incentrata su relazioni omosessuali fra due o più personaggi di manga famosi – per questo (come del resto accade anche oggi) la loro pubblicazione era estremamente limitata e sottobanco per non incorrere in problemi di copyright.
Il termine YAOI è un acronimo coniato alla fine degli anni '70 da Yasuko Sakata e Akiko Hatsu ed è preso dall'espressione Yama nashi, ochi nashi, imi nashi (ヤマなし、オチなし、意味なし = “Niente climax, niente trama, niente significato”) a indicare la secondarietà della trama in questo determinato genere (anche se, ovviamente, ci sono sempre delle eccezioni per cui alcuni yaoi curano molto la trama della storia). Un'alternativa ironica di quest'acronimo è stata inventata dalle fujoshi (ragazze appassionate di yaoi) presa dall'espressione Yamete, oshiri ga itai (やめて お尻が 痛い = “Fermati, mi fa male il sedere!”). Un altro modo per chiamare questo genere di manga è ジュネ (“June”), preso dal titolo di una delle prime riviste che pubblicavano capitoli di manga o oneshot la trama dei quali era incentrata su relazioni maschio-maschio. Un modo prediletto soprattutto in Giappone è il termine BL (abbreviazione da Boys' Love).
Lo yaoi – come si è già capito – è un manga incentrato su una relazione omosessuale esplicita e idealizzata fra due uomini, scritto da donne per donne. Quest'ultimo dettaglio è molto importante, in quanto v'è un altro genere a se stante di manga sempre a sfondo omosessuale maschile, ma scritto da uomini gay per uomini gay: il Bara (vedi sotto). La relazione nello yaoi è molto idealizzata e – in linea di massima – è presente la ricerca di un compagno ideale (che arriva sempre! xD), poi c'è il breve accenno di trama e infine il “vissero per sempre felici e contenti”. La relazione in sé non è quasi mai sesso fine a se stesso, ma espressione dell'amore di un individuo per l'altro. Però il sesso rimane una delle parti principali, ne!
Tutti i caratteri femminili in questo genere restano sullo sfondo e sono accennati solo brevemente (e poi sembra che tutti i bei ragazzi presenti al mondo siano gay! T.T). I personaggi maschili, al contrario, sono più curati e v'è una distinzione basilare nella coppia: il seme (攻め o せめ), ovvero colui che è attivo e l'uke (受け), colui che è passivo durante il rapporto sessuale. Questa differenza è sottolineata anche a livello grafico, dato che solitamente il seme ha la pelle più scura, mentre l'uke più chiara, il seme è di stazza maggiore, l'uke può spezzarsi al primo soffio del vento, etc.
Questo tutto in generale, perchè ovviamente ci sono delle eccezioni che confermano la regola!
Shōnen-ai
Bisogna chiarire la differenza che intercorre fra lo yaoi e lo shōnen-ai (少年愛), dato che spesso e volentieri questi due generi sono confusi.
Lo shōnen-ai è formato da due parole: (少年) shōnen → ragazzo e (愛) ai → amore/affetto. Perciò è un genere basato su un amore platonico fra ragazzi che, a differenza di quel che succede nello yaoi, non sfocerà mai in una relazione sessuale. (O, anche se dovesse capitare, nel manga il rapporto in sè non è mostrato)
Questo genere si sviluppò autonomamente fra gli anni Settanta e Ottanta. All'inizio venne considerato come un sottogenere dello shōjo manga, incentrato sull'adulazione della bellezza dei personaggi maschili (i famosi bishōnen – vedi sotto). Poi le trame divennero sempre via via più complicate e difficili da capire, in quanto trattavano di un argomento filosofico come quello dell'amore puro e non carnale. Il genere, però, si ecclissò alla fine degli anni Ottanta, soppiantato dallo yaoi.
Anche se è la differenza di base, è quindi un po' riduttivo dire che gli shōnen-ai sono yaoi in cui i due protagonisti non fanno sesso.
Bishōnen
Dato che sopra ho citato i bishōnen, mi sembra un argomento interessante da approfondire – anche solo un poco.
Etimologicamente parlando il termine “bishōnen” è composto da due parole:
- 美 (bi) → bello, anche se questo kanji si usa per la bellezza tipicamente femminile. Così bijin (美人, letteralmente “bella persona”) si riferisce a una donna attraente.
- 少年 (shōnen) → ragazzo.
Il bishōnen, comunque, non si riferisce soltanto a un ragazzo gnocco, ma esprime il canone di bellezza maschile tipicamente giapponese. Questo si riferisce ad un ragazzo giovane, magro, non molto muscoloso, con il viso affusolato e dai lineamenti femminei o androgini: l'ideale del giovane amante omosessuale. Questo stereotipo è adottato specialmente in manga shōjo, shōnen-ai e yaoi.
Oggi "bishōnen" è erroneamente usato per indicare qualsiasi personaggio gnocco di un manga o un anime.
Esempio pratico: "Johnny Depp è gnocco, ma non è bishōnen!" XD
Shotacon
Shotacon (ショタコン), abbreviazione di shōtarō complex (しょうたろうコンプレックス), è un termine che indica l'attrazione/relazione sessuale fra ragazzi puberi o prepuberi. Si può abbrevviare ulteriormente con shota (ショタ). Il corrispondente femminile è lolicon.
Il sottogenere ha avuto inizio come dōjinshi, anche se poi è diventato un piccolo sottogenere a se stante. Per fare un chiaro esempio, se trovate una dōjinshi in cui Goten (da bambino) e Tranks (da bambino) si danno alla pazza gioia (il come è tutto alla fantasia del lettore e del mangaka), state leggendo una shotacon!
Sinceramente il genere non mi esalta affatto, ma mi sembrava comunque giusto fare un accenno per spiegare il sottogenere.
Bara
Infine passiamo all'ultimo importante genere di manga dallo sfondo omosessuale.
Bara (薔薇) significa letteralmente “rosa” (prima o poi qualcuno mi spiegherà che c'entra...) e indica un genere di manga a sfondo omosessuale esplicito scritti da uomini per uomini. Può anche essere chiamato ML (da Men's Love) e gei comi (ゲイ コミ = fumetti omosessuali).
La differenza principale con lo yaoi è che il rapporto non è affatto idealizzato, ma, anzi, punta a portare all'estrmo il fattore “realismo” e “verosomiglianza”. Non v'è una netta distinzione fra seme e uke – come invece c'è nello yaoi –, ma gli uomini sono rappresentati il più realisticamente possibile: con peli sul corpo, barba, a volte in sovrappeso. I rapporti sono spesso e volentieri violenti e quasi abusivi, mentre il romanticismo e la ricerca di un “e vissero per sempre felici e contenti” è totalmente assente. Inoltre una grande rilevanza è data dall'esasperazione del dolore durante il rapporto (oddio... “esasperazione”... Io non so per esperienza diretta, ma penso che faccia davvero un male cane, quindi non fidatevi degli yaoi sotto questo aspetto, che sorvolano beatamente sul fattore “dolore e sangue”!! xD Al massimo la mattina dopo l'uke è a letto con il mal di "schiena" e il seme gli porta la colazione!).
Questo breve accenno serve soltanto perchè sappiate distinguere uno yaoi da un bara!
Ora, se avete qualche domanda, fatela pure che io cercherò di rispondervi come meglio posso!
Ah, un'altra cosa: se vi siete beatamente sbattuti del mio avviso iniziale e ora siete traumatizzati/ collassati con la schiuma alla bocca... be'... SONO CAVOLI VOSTRI! Io sono una persona dalla mentalità estremamente aperta in questo genere di cose, se voi non lo siete - pace! Non sto assolutamente dicendo che a chi non piace lo yaoi soffre di omofobia acuta, ma fatemi il beneamato piacere di non insultare il genere. De gustibus non disputandum est.
Mi è piaciuto di fare questa spiegazione perchè nel blog troverete molti post che commentano yaoi o contengono link per scaricarli! :)

mercoledì 27 gennaio 2010

Tragic Rabbit

TRAGIC RABBIT
Tragic rabbit, a painting.
The caked ears green like rolled corn.
The black forehead pointing at the stars.
A painting on my wall, alone
as rabbits are
and aren't. Fat red cheek,
all Art, trembling nose,
a habit hard to break as not.
You too can be a tragic rabbit; green and red
your back, blue your manly little chest.
But if you're ever goaded into being one
beware the True Flesh, it
will knock you off your tragic horse
and break your tragic colors like a ghost
breaks marble; your wounds will heal
so quickly water
will be jealous.
Rabbits on white paper painted
outgrow all charms against their breeding wild;
and their rolled corn ears become horns.
So watch out if the tragic life feels fine
caught in that rabbit trap
all colors look like sunlight's swords,
and scissors like The Living Lord.
Stan Rice, Some Lamb

martedì 26 gennaio 2010

Apertura

Blog appena aperto!
26/01/2010