venerdì 29 gennaio 2010

Gochisoumasa

Titolo: Gochisousama
Mangaka: CJ Michalski
Stato: Oneshot




Trama. Durante il pranzo al parco, Hiroto incontra Mamoru, un'adorabile bambino che gli mangia tutto il cibo. Sopraggiunto, il padre di Mamoru (Ichijou Suguru) chiede a Hitoro di lavorare come loro domestico...

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Ed ecco il primo yaoi che posto sul mio piccolo blog, ma è stato anche il primo in assoluto che io abbia letto! E' una carinissima oneshot che si legge in dieci minuti e non contiene nulla di troppo esplicito. La trama è banale. I personaggi anche. Tanto per fare un esempio, Suguru è definito "figo in qualsiasi cosa faccia": ha un nome figo, ha un appartamento figo, ha un lavoro figo (fa il pilota), ha un aspetto figo con i vestiti normali, è un figo pezzesco con l'uniforme da pilota ed è un figo anche senza vestiti! xD Lo stereotipo del seme gentile, premuroso e soprattutto figo, insomma. Hitoro non è messo meglio: guardando la prima immagini dici "Okay, questo è l'uke" sia perchè ha un'aspetto molto delicato, modi femminei, perchè si fa derubare del pranzo da un simpatico rompiballe di un bimbo, ma soprattutto perchè gli piace fare le faccende domesti! Dèi Immortali, voglio anch'io un Hitoro a casa per non pulire! >.<
Leggendo questo commento vi avrò inevitabilmente scoraggiati, ma ne vale davvero la pena: è tutto molto banale, ma piacevole! :) Anche se le tavole non sono assolutamente accurate e originali, i disegno sono belli!
Ah, vi dico da subito che Mamoru rimarrà traumatizzato a vita per aver visto suo padre e Hitoro mangiare salsicce! (Leggete la oneshot e capirete il perchè! xD)

giovedì 28 gennaio 2010

Che cos'è lo Yaoi?

Dovete sapere una cosa, prima di addetrarvi nella lettura del mio blog: io amo lo yaoi. Che cos'è lo yaoi? Ora ve lo spiego per bene...
ATTENZIONE!
Il contenuto che seguirà in questo post è vivamente consigliato agli amanti del genere (che vogliono saperne qualcosina in più ^^ ) e, in generale, ad un pubblico maturo dalla mentalità aperta! Non mi assumo nessuna stramaledettissima responsabilità se quel che ho scritto urta i vostri sentimenti, vi traumatizza, vi fa schifo e simili. Anzi, non me ne può fregar di meno! Ah ah! ù_ù

Il termine giapponese やおい (“yaoi”) indica un particolare tipo di manga incentrati su relazioni omosessuali. Questo genere debuttò negli anni Settanta come parodia di famosi shōnen manga e anime come Capitan Tsubasa e Saint Seiya. All'inizio lo yaoi era quindi una corrente di dōjinshi incentrata su relazioni omosessuali fra due o più personaggi di manga famosi – per questo (come del resto accade anche oggi) la loro pubblicazione era estremamente limitata e sottobanco per non incorrere in problemi di copyright.
Il termine YAOI è un acronimo coniato alla fine degli anni '70 da Yasuko Sakata e Akiko Hatsu ed è preso dall'espressione Yama nashi, ochi nashi, imi nashi (ヤマなし、オチなし、意味なし = “Niente climax, niente trama, niente significato”) a indicare la secondarietà della trama in questo determinato genere (anche se, ovviamente, ci sono sempre delle eccezioni per cui alcuni yaoi curano molto la trama della storia). Un'alternativa ironica di quest'acronimo è stata inventata dalle fujoshi (ragazze appassionate di yaoi) presa dall'espressione Yamete, oshiri ga itai (やめて お尻が 痛い = “Fermati, mi fa male il sedere!”). Un altro modo per chiamare questo genere di manga è ジュネ (“June”), preso dal titolo di una delle prime riviste che pubblicavano capitoli di manga o oneshot la trama dei quali era incentrata su relazioni maschio-maschio. Un modo prediletto soprattutto in Giappone è il termine BL (abbreviazione da Boys' Love).
Lo yaoi – come si è già capito – è un manga incentrato su una relazione omosessuale esplicita e idealizzata fra due uomini, scritto da donne per donne. Quest'ultimo dettaglio è molto importante, in quanto v'è un altro genere a se stante di manga sempre a sfondo omosessuale maschile, ma scritto da uomini gay per uomini gay: il Bara (vedi sotto). La relazione nello yaoi è molto idealizzata e – in linea di massima – è presente la ricerca di un compagno ideale (che arriva sempre! xD), poi c'è il breve accenno di trama e infine il “vissero per sempre felici e contenti”. La relazione in sé non è quasi mai sesso fine a se stesso, ma espressione dell'amore di un individuo per l'altro. Però il sesso rimane una delle parti principali, ne!
Tutti i caratteri femminili in questo genere restano sullo sfondo e sono accennati solo brevemente (e poi sembra che tutti i bei ragazzi presenti al mondo siano gay! T.T). I personaggi maschili, al contrario, sono più curati e v'è una distinzione basilare nella coppia: il seme (攻め o せめ), ovvero colui che è attivo e l'uke (受け), colui che è passivo durante il rapporto sessuale. Questa differenza è sottolineata anche a livello grafico, dato che solitamente il seme ha la pelle più scura, mentre l'uke più chiara, il seme è di stazza maggiore, l'uke può spezzarsi al primo soffio del vento, etc.
Questo tutto in generale, perchè ovviamente ci sono delle eccezioni che confermano la regola!
Shōnen-ai
Bisogna chiarire la differenza che intercorre fra lo yaoi e lo shōnen-ai (少年愛), dato che spesso e volentieri questi due generi sono confusi.
Lo shōnen-ai è formato da due parole: (少年) shōnen → ragazzo e (愛) ai → amore/affetto. Perciò è un genere basato su un amore platonico fra ragazzi che, a differenza di quel che succede nello yaoi, non sfocerà mai in una relazione sessuale. (O, anche se dovesse capitare, nel manga il rapporto in sè non è mostrato)
Questo genere si sviluppò autonomamente fra gli anni Settanta e Ottanta. All'inizio venne considerato come un sottogenere dello shōjo manga, incentrato sull'adulazione della bellezza dei personaggi maschili (i famosi bishōnen – vedi sotto). Poi le trame divennero sempre via via più complicate e difficili da capire, in quanto trattavano di un argomento filosofico come quello dell'amore puro e non carnale. Il genere, però, si ecclissò alla fine degli anni Ottanta, soppiantato dallo yaoi.
Anche se è la differenza di base, è quindi un po' riduttivo dire che gli shōnen-ai sono yaoi in cui i due protagonisti non fanno sesso.
Bishōnen
Dato che sopra ho citato i bishōnen, mi sembra un argomento interessante da approfondire – anche solo un poco.
Etimologicamente parlando il termine “bishōnen” è composto da due parole:
- 美 (bi) → bello, anche se questo kanji si usa per la bellezza tipicamente femminile. Così bijin (美人, letteralmente “bella persona”) si riferisce a una donna attraente.
- 少年 (shōnen) → ragazzo.
Il bishōnen, comunque, non si riferisce soltanto a un ragazzo gnocco, ma esprime il canone di bellezza maschile tipicamente giapponese. Questo si riferisce ad un ragazzo giovane, magro, non molto muscoloso, con il viso affusolato e dai lineamenti femminei o androgini: l'ideale del giovane amante omosessuale. Questo stereotipo è adottato specialmente in manga shōjo, shōnen-ai e yaoi.
Oggi "bishōnen" è erroneamente usato per indicare qualsiasi personaggio gnocco di un manga o un anime.
Esempio pratico: "Johnny Depp è gnocco, ma non è bishōnen!" XD
Shotacon
Shotacon (ショタコン), abbreviazione di shōtarō complex (しょうたろうコンプレックス), è un termine che indica l'attrazione/relazione sessuale fra ragazzi puberi o prepuberi. Si può abbrevviare ulteriormente con shota (ショタ). Il corrispondente femminile è lolicon.
Il sottogenere ha avuto inizio come dōjinshi, anche se poi è diventato un piccolo sottogenere a se stante. Per fare un chiaro esempio, se trovate una dōjinshi in cui Goten (da bambino) e Tranks (da bambino) si danno alla pazza gioia (il come è tutto alla fantasia del lettore e del mangaka), state leggendo una shotacon!
Sinceramente il genere non mi esalta affatto, ma mi sembrava comunque giusto fare un accenno per spiegare il sottogenere.
Bara
Infine passiamo all'ultimo importante genere di manga dallo sfondo omosessuale.
Bara (薔薇) significa letteralmente “rosa” (prima o poi qualcuno mi spiegherà che c'entra...) e indica un genere di manga a sfondo omosessuale esplicito scritti da uomini per uomini. Può anche essere chiamato ML (da Men's Love) e gei comi (ゲイ コミ = fumetti omosessuali).
La differenza principale con lo yaoi è che il rapporto non è affatto idealizzato, ma, anzi, punta a portare all'estrmo il fattore “realismo” e “verosomiglianza”. Non v'è una netta distinzione fra seme e uke – come invece c'è nello yaoi –, ma gli uomini sono rappresentati il più realisticamente possibile: con peli sul corpo, barba, a volte in sovrappeso. I rapporti sono spesso e volentieri violenti e quasi abusivi, mentre il romanticismo e la ricerca di un “e vissero per sempre felici e contenti” è totalmente assente. Inoltre una grande rilevanza è data dall'esasperazione del dolore durante il rapporto (oddio... “esasperazione”... Io non so per esperienza diretta, ma penso che faccia davvero un male cane, quindi non fidatevi degli yaoi sotto questo aspetto, che sorvolano beatamente sul fattore “dolore e sangue”!! xD Al massimo la mattina dopo l'uke è a letto con il mal di "schiena" e il seme gli porta la colazione!).
Questo breve accenno serve soltanto perchè sappiate distinguere uno yaoi da un bara!
Ora, se avete qualche domanda, fatela pure che io cercherò di rispondervi come meglio posso!
Ah, un'altra cosa: se vi siete beatamente sbattuti del mio avviso iniziale e ora siete traumatizzati/ collassati con la schiuma alla bocca... be'... SONO CAVOLI VOSTRI! Io sono una persona dalla mentalità estremamente aperta in questo genere di cose, se voi non lo siete - pace! Non sto assolutamente dicendo che a chi non piace lo yaoi soffre di omofobia acuta, ma fatemi il beneamato piacere di non insultare il genere. De gustibus non disputandum est.
Mi è piaciuto di fare questa spiegazione perchè nel blog troverete molti post che commentano yaoi o contengono link per scaricarli! :)

mercoledì 27 gennaio 2010

Tragic Rabbit

TRAGIC RABBIT
Tragic rabbit, a painting.
The caked ears green like rolled corn.
The black forehead pointing at the stars.
A painting on my wall, alone
as rabbits are
and aren't. Fat red cheek,
all Art, trembling nose,
a habit hard to break as not.
You too can be a tragic rabbit; green and red
your back, blue your manly little chest.
But if you're ever goaded into being one
beware the True Flesh, it
will knock you off your tragic horse
and break your tragic colors like a ghost
breaks marble; your wounds will heal
so quickly water
will be jealous.
Rabbits on white paper painted
outgrow all charms against their breeding wild;
and their rolled corn ears become horns.
So watch out if the tragic life feels fine
caught in that rabbit trap
all colors look like sunlight's swords,
and scissors like The Living Lord.
Stan Rice, Some Lamb

martedì 26 gennaio 2010

Apertura

Blog appena aperto!
26/01/2010